Nata in Lorena, fin dall’infanzia ha sempre disegnato ritratti. Dopo aver letto libri per ampliare la sua cultura, ha approfondito il disegno a carboncino concentrandosi sul ritratto e sul nudo.

Si avvicina alla pittura ad olio attraverso lo studio dei Maestri Leonardo da Vinci, Raffaello, Picasso. Intraprende quindi un lavoro più personale: i volti non sono nascosti. Prova a decifrarli, raccontarli e reinventarli. I suoi soggetti emergono da un universo segmentato che riporta nei suoi quadri.

Di recente, affascinata dalla spatola stratigrafica, incontrata il creatore di questa tecnica: il Maestro d’Arte Internazionale Mario Salvo. Si stabilisce un’amicizia reciproca che le permette di imparare questa tecnica estremamente difficile. Con l’aiuto del Maestro e con l’apprendimento, si crea una nuova storia: l’astratto.

Gioca con la spatola e l’acrilico. Fa scorrere la spatola per evidenziare trame e colori. Crea così sfumature ricche, favorendo l’esplosione dei colori. La tavolozza cromatica utilizzata è ricca e diversificata. La vibrazione dei colori anima ogni sua opera e la porta in un universo che è sia astratto che esplosivo. Raramente conosce la forma finale che prenderà un dipinto. E’ questa parte di ignoto e spontaneità che dà senso alla sua pittura.

Gianna Binda, nasce a Veleso in provincia di Como, il 25/05/1954. Figlia del mondo. Dopo una separazione dolorosa per lei e per i figli, si laurea in farmacia nel 2008, sua seconda laurea.

L’approccio al mondo della letteratura incomincia nel 2009, con la collaborazione con riviste come ARTINSIEME e con articoli pubblicati anche sul web.

Pubblica il suo primo romanzo nel 2009: “Volevo solo separarmi”, edito da Edizioni Eldorado di Lugano, dove lavora in quegli anni come farmacista. Pubblica poi: “La luce della Libertà”, “Uomini liberi – la democrazia passa per la Tunisia”, “Quel ramo del lago di Como… quello che ne resta”, “Nemmeno di fronte all’evidenza dei fatti”, continuazione del primo romanzo per affrontare la brutta storia, simile a tante, che si verificano quando si vogliono derubare le persone oneste. Ultimo romanzo pubblicato “La mia isola – come vivere felici in un mondo senza denaro”. Pubblica le raccolte di poesie “Verso di luce” e “Onde di emozione”, in cui vi è una visione del mondo ideale dove le vibrazioni energetiche positive prevalgono e diffondono l’armonia universale.

Il romanzo “La mia isola – come vivere felici in un mondo senza denaro” può essere considerato un saggio ideologico in cui l’autrice propone un progetto economico e sociale alternativo alla società vorace in cui si trova a vivere suo malgrado.

Intraprende anche l’esperienza pittorica e dipinge le copertine di “Onde di emozione”, “La mia isola – come vivere felici in un mondo senza denaro” e una sua incisione è la copertina di “Nemmeno di fronte all’evidenza dei fatti”. Si cimenta anche con l’incisione, la pittura su ceramica, la pittura ad olio e si avvicina alla scultura.

Il suo impegno sociale sfocia in candidature per le Elezioni Amministrative di Como del 2007 e del 2012 e in quelle politiche per la Camera dei Deputati nel 2008.

Ha partecipato alle manifestazioni delle auto d’epoca e ha vinto il Trofeo Zanon, nell’aprile del 2007, su Lancia Aprilia con Maria Teresa Rossini.

Artista materico approda, attraverso il padre accademico, ai rudimenti dell’arte in giovanissima età, distinguendosi presto per un’innata tavolozza a colori completamente diversa da quella genitoriale. Negli anni segue un percorso materico di spessore e, dopo decenni di sperimentazioni, riesce caparbiamente ad ottenere, con la delicatezza necessaria, la velatura fino a tre, quattro variazioni cromatiche sottostanti, inventando di fatto la tecnica a spatola “stratigrafica”: un risultato estremo, arduo e molto difficile, destinato di fatto a pochi adepti.

E’ stato consulente materico del Museo National Reina Sofia di Madrid e diversi Musei internazionali hanno al loro interno sue rappresentazioni. Uno in particolare il Museo mondiale Marck Rothko a Daugavilps (Lettonia) lo ha ospitato nel 2008 come inviato dell’arte italiana assieme ad altri 14 artisti in rappresentanza dei loro paesi.

Nei lunghi anni che hanno caratterizzato la sua arte, ha esposto nelle più importanti capitali estere in mostre spesso istituzionali. E’ censito nei più importanti cataloghi d’Arte nazionali (Archivi Bio-Iconografici di consultazione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di via Nazionale – Roma e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma – viale delle Belle Arti, Galleria d’Arte di Busto Arsizio, MACRO Roma, Triennale di Roma, ecc..) ed Internazionali (Modern Institute of Art – Los Angeles, Museo Bojmans Von Beuningen – Rotterdam, Museo ROTHKO – Lettonia, Museo Rejna Sofia – Madrid, Lubiana Slovenia – Finalista al 2° Festival Mondiale su carta nel 2001, Triennale di Parigi, ecc…). Inserito nelle riviste d’Arte più famose tra le quali il mensile Arte Mondadori, Art&Tra, Art & Dossier, Quadri e Sculture, Flash Trevi Art cataloghi Nazionali ed Internazionali, Marsilio Editore/Quelli che contano 7° Volume curato da Ferdinando Anselmetti, BOE’ – Bimestrale d’Arte Palermo – Esperto d’Arte per la rubrica “Il Maestro risponde” dal febbraio 2003 al settembre 2008, ecc…).

Quasi tutte le testate giornalistiche in Italia e diversi articoli tra le testate estere si sono occupati dei suoi lavori e delle numerose partecipazioni ad esperienze artistiche in personali e rassegne internazionali dove è ritenuto, tra gli esperti, un artista eclettico ed un geniale maestro.

Le sue personali sono sempre arricchite da dimostrazioni didattiche interattive riguardanti evoluzioni stratigrafiche a spatola. Durante le dimostrazioni il Mastro invita il pubblico intervenuto a trovare i primi contatti con le masse cromatiche sulla tavolozza, affinché le colorazioni volute possano essere poi trasferite sul supporto tela o tavoletta.

L’alchimia emozionale nasce dal dimostrare azioni difficili, che saranno carpite ed assimilate in tanti anni di applicazione, come fossero facili da realizzare.

Maestro disponibile a performance artistiche innovative, è continuamente aperto a nuove tendenze che possano dare un expertise maggiore alle sue già particolari e difficili evoluzioni pittoriche a spatola.

E’ stato recentemente nominato Vice Direttore del Maco Museum – Museo d’Arte Contemporanea di Veroli (FR) presso la meravigliosa Abbazia di S. Erasmo, recentemente ristrutturata e sede dell’Accademia delle Arti di Luciano Costantini.

Negli ultimi anni ha creato l’Associazione culturale Onlus ALETES, di cui è Presidente,  attraverso la quale insegna, gratuitamente, nelle classi elementari con presenze di bambini “Diversamente abili”, progetti inerenti i settori di Arte, Legalità e sfera Psicologica. L’Aletes Onlus è convenzionata con il Tribunale di Roma per l’affiancamento di soggetti ai LSU e MAP.

Dottoressa in “Scienze Riabilitative” ed “Esperta in Comunicazione e Gestione Risorse Umane”, Ivonne Maria Teresa Gandini nasce a Zevio, in provincia di Verona. Nei primi anni della sua vita si manifesta da subito la sua passione per la pittura, pur dovendo realizzare in concomitanza alcune tappe per la sua evoluzione.

Dopo aver conseguito il diploma di maturità Magistrale, studia come Terapista della Riabilitazione presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali all’Università degli Studi di Roma e ne consegue la qualifica con votazione 70/70 e lode e successivamente anche il diploma da Dirigente di Comunità presso il Ministero dell’Università e della Ricerca di Roma. La pittrice acquisisce fondamentali conoscenze nel campo delle teorie psicodinamiche grazie al corso presso “La Neuropsichiatria” e viene assunta dalla ASL ROMA H come coordinatore Day Hospital Riabilitativo Occupazionale. Nello stesso anno consegue l’equipollenza della Laurea in primo livello in Scienze Riabilitative. Nel corso degli anni, Ivonne Gandini sviluppa particolare interesse nel campo socio-educativo-formativo e approfondisce il campo della comunicazione conseguendo un Master in “Comunicazione Efficace e Gestione Risorse Umane” presso la Società Italiana della GESTALT e si dedica ai Progetti Formativi per la ASLRMH nel ruolo di progettazione e relatore.

Nonostante i meriti professionali però, il contatto con la pittura è sempre presente come un fuoco sotto le ceneri e si affaccia per la prima volta al pubblico nel 1992 quando la pittrice organizza e realizza con il regista Massimo Collins un laboratorio sulla Creatività presso il Teatro di Villa Adele ad Anzio.

Nel 2010 istituisce e costituisce un’associazione culturale e di promozione sociale denominata “Associazione culturale Euterpe” e di cui ne diventa Presidente.

Negli anni ha tenuto diverse mostre personali e partecipato a numerose mostre collettive ottenendo riconoscimenti e largo consenso di pubblico e di critica.

Le sue opere palpitano di luce: luce scavata dalla tela a colpi di spatola e di colore, così da creare vibrazioni ed emozioni che suscitano stupore e illuminano il cuore di gioia.
E’ molto eloquente e personale il linguaggio cromatico con il quale l’artista riesce a far palpitare sulle tele magici paesaggi, splendidi fiori, figure femminili, mari, che rappresentano sempre momenti di intensa comunicazione con tutto ciò che le crea emozioni e vibrazioni segrete.

Accarezza con gli occhi il mondo della natura che la circonda, lo costruisce con il segno, e lo veste di colori ora sensuali, ora diluiti in una morbida sintesi. Per Ivonne l’ispirazione parte da qualcosa di profondo che trova le sue radici nell’amore, nel desiderio di quella luce che sospinge al risveglio, quella luce dolce che illumina le cose, ma anche e soprattutto l’anima ed il pensiero.

 

 

Nato a Marino il 23 marzo 1965, acquisisce fin da piccolo la passione per le arti figurative che si concretizza nell’età post adolescenziale. Comincia quindi a dipingere le prime opere ad olio su tela.

Al finire degli anni ’90, l’incontro con il pittore Picard ne influenza la tecnica e l’uso della spatola.

I suoi quadri raffigurano paesaggi in cui è stato; ne cerca di riprodurre i colori imprimendo le emozioni direttamente sulla tela, conseguendo, allo stesso tempo, un sensazione di tridimensionalità attraverso l’uso della tecnica della spatola.

Tomellin nasce a Formia nel 1992.
Fin da piccolo sviluppa un interesse per la meccanica. La sua passione per i motori lo porta a lavorare in diverse officine meccaniche e a seguire gare motociclistiche in giro per l’Italia.

Appassionato di viaggi in motocicletta, è proprio durante uno dei suoi soggiorni in Vietnam, che resta affascinato dalle particolari lavorazione del legno così da decidere di tornare in Italia per frequentare un corso dedicato alla manifattura del legno nella Scuola di Arti e Mestieri di Roma. Parallelamente comincia a frequentare lo studio dell’artista partenopea Mimma Mortilli dove compie le prime esperienze dedicate all’illustrazione e alla pittura.

È attraverso la pittura che questo giovane artista autodidatta riesce ad esprimere impulsivamente i suoi stati d’animo.

“Se non c’è vita non c’è mistero”.

Identità svelate e principi fondanti nell’arte di Aurelio Gomes, la cui identità è spesso misteriosa e sfuggente. La sua arte è una sorta di meraviglia ancestrale, tesa ad esaltare qualsiasi bellezza universale.

C’è tanta manualità, unita ad uno sforzo fisico frutto di un sacrificio incomparabile derivante dall’impiego serrato di tempo ed energie, manifestata tramite una lavorazione che emerge.

Una dimensione operativa, quest’ultima, che riporta Gomes al passato, all’Ottocento, quando esponenti delle arti e mestieri misero in discussione, con la loro reinterpretazione delle arti e dell’artigianato, la creazione di manufatti artistici. Così come ogni loro pezzo era un unicum, anche ogni opera pittorica eseguita da Gomes è irripetibile.

Il suo essere artista è concepito come una sorta di missione spirituale rivolta all’affermazione della bellezza e alla difesa di qualsiasi tematica estetica, sia materica che commerciale.

A tal proposito Aurelio Gomes ha sempre cercato di non svelarsi ed essere giudicato attraverso le sue opere. Egli chiede di leggerle per conoscerle e valorizzarle.

Anna Maria Zoppi è un’artista internazionale di origini Campane. Terminati brillantemente gli studi presso il Liceo Artistico di Aversa e l’Accademia di Fotografia e Cinematografia di Roma, ha frequentato diversi corsi di specializzazione in vari Istituti d’Arte.

Ancora giovanissima ha iniziato a partecipare a concorsi e manifestazioni d’arte conseguendo premi e riconoscimenti prestigiosi con autorevoli giurie. Socia di Istituzioni culturali in Italia e all’Estero. Critici, cataloghi, giornali e riviste si sono interessati alla sua attività sempre favorevolmente. Per chiari meriti è stata esaltata dall’Accademica del Verbano e dall’Accademica Il Machiavello.

Ha esposto negli ultimi anni in diverse città italiane, ottenendo riconoscimenti a Terni, per il Premio “Eureka”, nel 2020 alla 2° Biennale Internazionale presso il Circolo Aternino in quel di Pescara, nella Collettiva presso la “Venice Art Gallery” di Venezia, in una semi personale presso Villa Fiorentino a Sorrento. Nel 2019 partecipa al Premio “Frammenti di Luce” di Vietri sul Mare e ad una collettiva presso il “Menotti Art Festival” di Spoleto. Nel 2018 espone in una collettiva presso la Galleria “Area Contesa” di via Margutta a Roma ed in altre collettive presso “Arte in Brera” e “L’arte va alla Rocca” a Milano. Altre esposizioni presso la Reggia di Caserta, la Galleria “Simmi” di Roma, ma anche fuori dai confini nazionali, in particolare in Francia nel 2015, presso “Neuf Brisach” e “Galerie de Nesle” a Parigi.

È stata inoltre selezionata tra le 21 Eccellenze di Casal di Principe (CE) per aver dato lustro al suo paese a livello internazionale ed è stata Ospite d’onore al “Salon International de la Peinture de Zillisheim” in Francia.

 

Massimo di Manno nasce a Fondi (Latina) il 23 giugno 1962. Quarto di cinque figli da sempre attento alle esigenze e ai bisogni familiari.

Fin da bambino mostra interesse verso l’arte e le sue tante sfumature. Grazie ai sacrifici dei genitori e dei suoi fratelli maggiori, nell’anno scolastico 1980/1981 consegue il diploma di perito tecnico industriale presso l’Istituto Tecnico Industriale “A. Pacinotti” di Fondi. Terminati gli studi inizia a lavorare, dapprima in una nota bottega di scarpe di Fondi, dove ha modo di affinare il suo senso dell’estetica e del gusto, successivamente si dedica con i fratelli all’attività di vendita al dettaglio di frutta e verdura nei mercati rionali del Comune di Roma. Negli anni duemila è assunto come Collaboratore Scolastico presso vari istituti della Provincia di Treviso.

È in questo periodo che riscopre le sue doti artistiche, così tanto da iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si laurea nell’anno accademico 2008/2009 in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo, elaborando la Tesi di Pittura sulle Avanguardie storiche e Marcel Duchamp. Dopo circa dieci anni di lavoro nelle scuole di Treviso, ottiene il trasferimento in Provincia di Latina.

La sua passione per la pittura lo porta a realizzare diverse opere, protagoniste di numerose mostre, premi e pubblicazioni. Oltre agli interessi artistici e culturali ama viaggiare e incontrare nuova gente; una delle sue mete preferite è la Russia, terra da lui tanto amata.

Muore il 29 settembre 2019 all’età di 57 anni per un malore improvviso. Di lui resta vivo il ricordo della sua bontà, allegria e delle sue doti artistiche.

Massimo di Manno nasce a Fondi (Latina) il 23 giugno 1962. Quarto di cinque figli da sempre attento alle esigenze e ai bisogni familiari.

Fin da bambino mostra interesse verso l’arte e le sue tante sfumature. Grazie ai sacrifici dei genitori e dei suoi fratelli maggiori, nell’anno scolastico 1980/1981 consegue il diploma di perito tecnico industriale presso l’Istituto Tecnico Industriale “A. Pacinotti” di Fondi. Terminati gli studi inizia a lavorare, dapprima in una nota bottega di scarpe di Fondi, dove ha modo di affinare il suo senso dell’estetica e del gusto, successivamente si dedica con i fratelli all’attività di vendita al dettaglio di frutta e verdura nei mercati rionali del Comune di Roma. Negli anni duemila è assunto come Collaboratore Scolastico presso vari istituti della Provincia di Treviso.

È in questo periodo che riscopre le sue doti artistiche, così tanto da iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si laurea nell’anno accademico 2008/2009 in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo, elaborando la Tesi di Pittura sulle Avanguardie storiche e Marcel Duchamp. Dopo circa dieci anni di lavoro nelle scuole di Treviso, ottiene il trasferimento in Provincia di Latina.

La sua passione per la pittura lo porta a realizzare diverse opere, protagoniste di numerose mostre, premi e pubblicazioni. Oltre agli interessi artistici e culturali ama viaggiare e incontrare nuova gente; una delle sue mete preferite è la Russia, terra da lui tanto amata.

Muore il 29 settembre 2019 all’età di 57 anni per un malore improvviso. Di lui resta vivo il ricordo della sua bontà, allegria e delle sue doti artistiche.

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