Vincenzo Bucci nasce a Fondi il 19.04.1952. Con le prime foto, scattate all’età di 12 anni, scopre la sua passione per la fotografia, che cresce, matura e si perfeziona nel tempo.

A Roma coltiva questo interesse come “fotografo per passione”, da autodidatta. In collaborazione con altri amici, nel 1988, fonda a Roma il circolo fotografico “IRIS 88”. Nel 2000 si trasferisce a Fondi, dove nel 2013 costituisce il primo circolo fotografico della storia della città, denominato “Associazione culturale Fotografichementi”, diventandone da subito il presidente. Nel 2017 l’associazione si gemella con il circolo cittadino di Dachau (D).

Partecipa a numerose mostre fotografiche personali e collettive. Le sue foto sono presenti in volumi scientifici, calendari, quotidiani, periodici, riviste e numerosi siti Internet.  Da alcuni anni ha affiancato allo scatto convenzionale l’astratto-informale, un genere fotografico che gli consente di cercare, nella stessa realtà, visibili spazi interiori di sguardo e di senso. Il Vincenzo “artista” è alla continua ricerca di forme e contenuti visivi, soprattutto di corrispondenze interne e di orizzonti d’animo.

Il profondo ed intenso autore Vincenzo Bucci risponde alla vocazione all’arte sin da fanciullo, facendo di essa la ragione e missione di vita. La fotografia, dunque, è come una luce nel buio che squarcia l’oscurità, diventando un faro nella notte che permette ai naviganti di raggiungere un porto sicuro senza infrangersi sugli scogli. Portare l’arte, la cultura ed il sapere sulla terra è un atto nobile e coraggioso del quale Vincenzo è fulgido protagonista. Accade, così, che con altrettanto affetto, egli offra in dono al mondo le sue “speciali visioni”, di colui che possiede uno sguardo capace di vedere oltre, sia intra che extra. Ci troviamo, quindi, di fronte tanto ad esteriorità, quanto ad interiorità.

Michele Pagliaro, nasce a Mondragone il 07/08/1970. Scopre la passione per la fotografia soltanto nel 2017, avendo esperienze indirette come spettatore e stimatore dell’arte figurativa. Il passaggio tra osservare la realtà e interpretarla attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, avviene in modo molto spontaneo.

Michele Pagliaro predilige come genere fotografico il ritratto ambientato e lo street photography, il bianco e nero piuttosto che il colore. I suoi scatti sono molto evocativi, di forte impatto emotivo e di grandi atmosfere suggestive.

Nonostante il giovane approccio alla fotografia, Michele Pagliaro si è già messo alla prova partecipando ad eventi e concorsi e aggiudicandosi un ottimo riscontro da parte di pubblico e critica.
I premi più rilevanti acquisiti sono il 1° posto alla Mostra-Concorso d’Arte “The Earth – Save the World” a Fondi (LT) nel 2019 e il 3° posto al “Premio Dragut” a Minturno (LT) nello stesso anno.

 

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