Chiostro di San Domenico

17 Luglio 2021 - 29 Agosto 2021
10.30 - 12.30 e 18.00 - 22.00

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO DI FONDI

Il Complesso Conventuale di San Domenico a Fondi sorge presso il luogo in cui vi si trovava l’antico Castrum di Fondi, le cui mura sono oggi inglobate nella struttura architettonica del convento.

Ad esso, sono legate molte figure storiche tra cui San Tommaso d’Aquino, il quale soggiornò frequentemente nel convento fondano di San Domenico durante i suoi pellegrinaggi.

Per volere di Ruggiero dell’Aquila, conte di Fondi, il convento venne donato a San Domenico, fondatore dell’ordine domenicano. A ciò seguì un primo restauro della struttura finanziato sempre dal dell’Aquila. Nel 1466 il complesso conventuale subì un secondo restauro ad opera del conte Onorato II Caetani. Tale opera di restauro interessò anche la sistemazione dell’ampio chiostro quadrato, la cui struttura presenta un ampio portico a bassi pilastri composto da ben ventitré colonne di cui tre a base rotonda e venti a base ottagonale, le quali sorreggono gli archi ogivali che caratterizzano l’intera struttura del chiostro e circondano il giardino interno.

La chiesa, che successivamente divenne sala capitolare e in tempi più recenti auditorium, mostra un antico portale e due finestre di cui una interamente in stile gotico. Nella cappella ad essa attigua si conserva il ricordo del legame che San Tommaso d’Aquino aveva con Fondi.

Per un breve periodo, nel 1274 proprio in questa cappella vennero traslate le sue spoglie in arrivo da Fossanova, prima che papa Urbano V ne autorizzasse il trasferimento a Tolosa. Questi avvenimenti sono ricordati da due lapidi affisse nella cappella.

Gli elementi architettonici, scultorei e pittorici permettono di capire che i tesori artistici presenti in questo complesso monumentale possono essere datati in cinque precisi momenti della storia: a partire tra il VII e il X sec. d.C. in riferimento ai bassorilievi presenti nel lavabo all’interno della chiesa di San Domenico, il frammento di altare conservato nel museo civico ed alcune tracce di affreschi risalenti alla stessa epoca, arrivando tra l’XI e il XIV sec., in riferimento ad alcuni elementi architettonici e a tracce di affreschi che caratterizzano il fervore artistico della cultura gotica; al XV sec. d.C. in riferimento ad alcuni elementi architettonici quali le volte a vela “impiantate” su preesistenti strutture e al portale e alle finestre in stile gotico-catalano, realizzati con la ristrutturazione voluta da Onorato II Caetani; il XIX sec. D.C. in riferimento alle pareti di chiusura degli archi e agli stucchi della Cappella di S. Tommaso; i primi anni del XX sec. D.C. in riferimento all’altare di marmo ed al pavimento della Cappella di S. Tommaso.

 

Dott. Marco Tedesco

Storico e Critico d’Arte

 

 

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