Artista materico approda, attraverso il padre accademico, ai rudimenti dell’arte in giovanissima età, distinguendosi presto per un’innata tavolozza a colori completamente diversa da quella genitoriale. Negli anni segue un percorso materico di spessore e, dopo decenni di sperimentazioni, riesce caparbiamente ad ottenere, con la delicatezza necessaria, la velatura fino a tre, quattro variazioni cromatiche sottostanti, inventando di fatto la tecnica a spatola “stratigrafica”: un risultato estremo, arduo e molto difficile, destinato di fatto a pochi adepti.

E’ stato consulente materico del Museo National Reina Sofia di Madrid e diversi Musei internazionali hanno al loro interno sue rappresentazioni. Uno in particolare il Museo mondiale Marck Rothko a Daugavilps (Lettonia) lo ha ospitato nel 2008 come inviato dell’arte italiana assieme ad altri 14 artisti in rappresentanza dei loro paesi.

Nei lunghi anni che hanno caratterizzato la sua arte, ha esposto nelle più importanti capitali estere in mostre spesso istituzionali. E’ censito nei più importanti cataloghi d’Arte nazionali (Archivi Bio-Iconografici di consultazione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di via Nazionale – Roma e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma – viale delle Belle Arti, Galleria d’Arte di Busto Arsizio, MACRO Roma, Triennale di Roma, ecc..) ed Internazionali (Modern Institute of Art – Los Angeles, Museo Bojmans Von Beuningen – Rotterdam, Museo ROTHKO – Lettonia, Museo Rejna Sofia – Madrid, Lubiana Slovenia – Finalista al 2° Festival Mondiale su carta nel 2001, Triennale di Parigi, ecc…). Inserito nelle riviste d’Arte più famose tra le quali il mensile Arte Mondadori, Art&Tra, Art & Dossier, Quadri e Sculture, Flash Trevi Art cataloghi Nazionali ed Internazionali, Marsilio Editore/Quelli che contano 7° Volume curato da Ferdinando Anselmetti, BOE’ – Bimestrale d’Arte Palermo – Esperto d’Arte per la rubrica “Il Maestro risponde” dal febbraio 2003 al settembre 2008, ecc…).

Quasi tutte le testate giornalistiche in Italia e diversi articoli tra le testate estere si sono occupati dei suoi lavori e delle numerose partecipazioni ad esperienze artistiche in personali e rassegne internazionali dove è ritenuto, tra gli esperti, un artista eclettico ed un geniale maestro.

Le sue personali sono sempre arricchite da dimostrazioni didattiche interattive riguardanti evoluzioni stratigrafiche a spatola. Durante le dimostrazioni il Mastro invita il pubblico intervenuto a trovare i primi contatti con le masse cromatiche sulla tavolozza, affinché le colorazioni volute possano essere poi trasferite sul supporto tela o tavoletta.

L’alchimia emozionale nasce dal dimostrare azioni difficili, che saranno carpite ed assimilate in tanti anni di applicazione, come fossero facili da realizzare.

Maestro disponibile a performance artistiche innovative, è continuamente aperto a nuove tendenze che possano dare un expertise maggiore alle sue già particolari e difficili evoluzioni pittoriche a spatola.

E’ stato recentemente nominato Vice Direttore del Maco Museum – Museo d’Arte Contemporanea di Veroli (FR) presso la meravigliosa Abbazia di S. Erasmo, recentemente ristrutturata e sede dell’Accademia delle Arti di Luciano Costantini.

Negli ultimi anni ha creato l’Associazione culturale Onlus ALETES, di cui è Presidente,  attraverso la quale insegna, gratuitamente, nelle classi elementari con presenze di bambini “Diversamente abili”, progetti inerenti i settori di Arte, Legalità e sfera Psicologica. L’Aletes Onlus è convenzionata con il Tribunale di Roma per l’affiancamento di soggetti ai LSU e MAP.

Merisabell Calitri nasce a Potenza il 18/03/1993. Dopo il diploma, studia a Firenze per l’intero ciclo universitario. Consegue la laurea triennale in storia e tutela dei beni storico-artisti, poi la laurea magistrale in storia dell’arte con la votazione di 110 e lode ed una tesi su Ludovico Cardi da Cigoli, proponendo uno studio sull’intera opera sacra dell’artista, oltre 100 dipinti, tracciando un panorama dell’arte che dal tardo manierismo fiorentino, incrocia il colorismo veneto, la scuola di Bologna ed arriva a Roma. Merisabell Calitri consegue anche un master in Economia e Management della cultura e dell’arte. È attualmente tra le 16 selezionate per la scuola di specializzazione in beni storico artistici sempre presso l’Università degli studi di Firenze, per intraprendere la carriera in soprintendenza. Entro il 2021 discuterà la tesi.
Merisabell Calitri ha all’attivo pubblicazioni, è stata relatrice di numerosi convegni a tema storico artistico ma anche letterario. Appassionata dell’arte che incontra il territorio, ha sempre dedicato gli eventi da lei proposti tra la Toscana è la Basilicata all’arte che incontra e racconta i luoghi.
Curatrice di numerose ed importanti mostre personali, collettive ( la principale al Museo provinciale di Potenza- “Otto opposti, complementari, adiacenti”) mostre evento, ha curato anche la prima biennale del Mediterraneo, il Mediterranean Contemporary Art Prize nel 2019. È sua la curatela della seconda edizione di BIAC 2021 (Biennale d’arte contemporanea internazionale di Potenza).
Ha all’attivo importanti cataloghi d’arte e molti altri sono in cantiere e prossimi alla stampa.
Fonda il movimento “OltrArte” che si confronta con importanti università Italiane ( Università degli Studi di Firenze, docenti dell’Università “L’Orientale” di Napoli, della Pontificia Università Gregoriana di Roma e dell’Accademia della Crusca) ed è dedicato all’arte che si fonde con i luoghi.
Sperimentato per la prima volta ad Acerenza, il metodo espositivo di OltrArte consiste nel porre le opere d’arte a terra, poggiate sulle grandi piazze della Basilicata e d’Italia. L’uomo si inchina all’arte, cammina tra le opere e le stesse scendono dal piedistallo e dialogano direttamente con il cielo. Ciò va a creare una vera e propria performance.
Con questo movimento, l’arte contemporanea di trova in diretta connessione con il paesaggio urbano e prova a raccontarlo con occhi nuovi. Al contempo l’antico, le piazze dei centri storici, le Cattedrali ed i Castelli narrano il contemporaneo, in un confronto interdipendente ed imprescindibile per gli artisti e per i fruitori.
Le mostre evento di “OltrArte in Piazza” hanno già girato la Basilicata e lo faranno durante tutta l’estate 2021. Gireranno l’Italia ed in particolare con questo metodo espositivo completamente nuovo e mai sperimentato prima, Calitri curerà il prossimo festival della musica di Verona.
Merisabell Calitri segue e cura oltre 80 artisti, scrive per riviste specializzate d’arte ed è tra i curatori internazionali dell’Atlante dell’arte contemporanea DeAgostini, con la qualifica di Selezionatore.

Nato a Verona (Italia) nel 1966 è fotografo fin da bambino ma artista solo dal 2012, quando fu folgorato da un quadro di Monet che gli dimostrò che un’opera di vera Arte può donare emozioni meravigliose. Con tale ispirazione, gli standard qualitativi altoatesini e gli altri imprinting familiari di stile, precisione ed eleganza, ha cominciato a produrre opere sue.

La missione principale di Andreas è ora quella di riportare l’Arte alla dimensione estetica che le è propria e, soprattutto, di rendere disponibile per tutti la Bellezza che lui cattura nei suoi scatti e che, con la sua sola presenza, è capace di arricchire la vita delle persone, di farle stare bene e di ispirarle verso la creatività.

Particolarmente apprezzati dai critici e dal pubblico, (nonché vincitori della la Biennale di Mantova, del CAT della Fiera di Padova e di numerosi altri premi), i quadri di nudo artistico di McMuller emergono per significati ed eleganza, in particolare quelli del progetto McBlack, per i quali gli sono stati attribuiti titoli altisonanti, quali “Poeta della luce”, “nuovo Canova” e altri simili, che ben descrivono l’esclusiva particolarità delle sue opere.

Altri progetti degni di nota sono La Vita Vince Sempre, che ha il suo cardine nella vittoria della vita sulla morte (e sulla scellerata attività umana) e “Wall Art”, opere di arredo d’élite, che pongono lo stile e l’eleganza delle opere di Andreas a disposizione di chi vuole arricchire la propria casa o l’ufficio, elevandoli al sopra del semplice lusso.

Maggiori info sulle opere e su come acquistarle nel sito: www.andreasmcmuller.art

Dottoressa in “Scienze Riabilitative” ed “Esperta in Comunicazione e Gestione Risorse Umane”, Ivonne Maria Teresa Gandini nasce a Zevio, in provincia di Verona. Nei primi anni della sua vita si manifesta da subito la sua passione per la pittura, pur dovendo realizzare in concomitanza alcune tappe per la sua evoluzione.

Dopo aver conseguito il diploma di maturità Magistrale, studia come Terapista della Riabilitazione presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali all’Università degli Studi di Roma e ne consegue la qualifica con votazione 70/70 e lode e successivamente anche il diploma da Dirigente di Comunità presso il Ministero dell’Università e della Ricerca di Roma. La pittrice acquisisce fondamentali conoscenze nel campo delle teorie psicodinamiche grazie al corso presso “La Neuropsichiatria” e viene assunta dalla ASL ROMA H come coordinatore Day Hospital Riabilitativo Occupazionale. Nello stesso anno consegue l’equipollenza della Laurea in primo livello in Scienze Riabilitative. Nel corso degli anni, Ivonne Gandini sviluppa particolare interesse nel campo socio-educativo-formativo e approfondisce il campo della comunicazione conseguendo un Master in “Comunicazione Efficace e Gestione Risorse Umane” presso la Società Italiana della GESTALT e si dedica ai Progetti Formativi per la ASLRMH nel ruolo di progettazione e relatore.

Nonostante i meriti professionali però, il contatto con la pittura è sempre presente come un fuoco sotto le ceneri e si affaccia per la prima volta al pubblico nel 1992 quando la pittrice organizza e realizza con il regista Massimo Collins un laboratorio sulla Creatività presso il Teatro di Villa Adele ad Anzio.

Nel 2010 istituisce e costituisce un’associazione culturale e di promozione sociale denominata “Associazione culturale Euterpe” e di cui ne diventa Presidente.

Negli anni ha tenuto diverse mostre personali e partecipato a numerose mostre collettive ottenendo riconoscimenti e largo consenso di pubblico e di critica.

Le sue opere palpitano di luce: luce scavata dalla tela a colpi di spatola e di colore, così da creare vibrazioni ed emozioni che suscitano stupore e illuminano il cuore di gioia.
E’ molto eloquente e personale il linguaggio cromatico con il quale l’artista riesce a far palpitare sulle tele magici paesaggi, splendidi fiori, figure femminili, mari, che rappresentano sempre momenti di intensa comunicazione con tutto ciò che le crea emozioni e vibrazioni segrete.

Accarezza con gli occhi il mondo della natura che la circonda, lo costruisce con il segno, e lo veste di colori ora sensuali, ora diluiti in una morbida sintesi. Per Ivonne l’ispirazione parte da qualcosa di profondo che trova le sue radici nell’amore, nel desiderio di quella luce che sospinge al risveglio, quella luce dolce che illumina le cose, ma anche e soprattutto l’anima ed il pensiero.

Nata a Fondi nel 1986, si diploma all’Istituto Tecnico Geometri “B.Tallini” di Formia e successivamente consegue la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile all’“Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale”. Ingegnere libero professionista, esercita la sua professione dal 2015 in uno studio privato sito in Fondi.

Fin da piccola è affascinata dall’arte in tutte le sue forme: danza, musica, cinema, teatro, lettura, poesia e nel 2016 entra a far parte attivamente dell’Associazione culturale Musicinecultura.

La sua passione per le espressioni artistiche di ogni genere la porta da subito a mostrare ottime doti comunicative e relazionali con gli artisti e a sviluppare una particolare abilità nella coordinazione di mostre d’arte personali e collettive.

Nominata dal Consiglio Direttivo dell’Associazione culturale Musicinecultura curatrice d’arte, e da maggio 2019 eletta Presidente della stessa, si occupa di tutti gli aspetti relativi all’organizzazione di un’esposizione artistica: contenuti, allestimento, promozione e gestione finanziaria. Per poter gestire al meglio la progettazione delle sue esposizioni, dedica tempo a viaggi, nuove conoscenze, scoperte, letture e studio continuo.

All’interno dell’associazione, nel suo ruolo di coordinatrice degli artisti, offre numerosi servizi che vanno dalla stesura di tutta la documentazione necessaria all’artista (biografia, c.v., statement, portfolio…) fino all’adozione di opportune strategie di marketing riguardanti la vendita delle opere.

Inoltre, si occupa di tutto l’iter burocratico e amministrativo necessario all’allestimento e allo svolgimento di una mostra, seleziona la location più adatta, individua le fonti di finanziamento e predispone il budget per la realizzazione di un evento, gestisce i rapporti con gli sponsor e gli enti patrocinanti, sceglie i contenuti della mostra, realizza flyers, locandine, brochure e cataloghi, coordina e monitora le operazioni di trasporto, il montaggio degli allestimenti e la sistemazione delle opere e gestisce il personale che interviene nei vari processi organizzativi e operativi.

Ha in attivo l’organizzazione di molti eventi che hanno riscosso grande successo di pubblico.

Rita di Fazio è nata a Fondi il 1 maggio 1968. Ha conseguito con ottimi voti la sua laurea in giurisprudenza, approfondendo in particolar modo le materie civilistiche.

Appassionata di arte, musica, cinema e letteratura, Rita di Fazio è stata un membro del consiglio comunale di Fondi.

Ha presieduto la commissione Pari Opportunità e Parità di Genere, organizzando manifestazioni contro il razzismo, sostenendo il movimento americano Black Lives Matter, manifestazioni per la ricorrenza dell’8 marzo e congressi sulla violenza di genere, coinvolgendo enti locali e scuole.

Nel 2015 è entrata a far parte dell’associazione FIDAPA ( Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari ).

Dopo la laurea in Lettere con indirizzo in Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente antico, ha conseguito una specializzazione e un dottorato di ricerca in Archeologia e Storia del mondo antico presso l’Unversità “Sapienza” di Roma, perfezionando la sua formazione come restauratore di monumenti antichi e come perito di opere d’arte presso la Camera di Commercio di Roma. Ha partecipato a varie missioni archeologiche nazionali ed internazionali, a cui hanno fatto seguito molte pubblicazioni scientifiche.

I primordi della sua formazione si legano all’Istituto d’Arte, dove inizia varie collaborazioni artistiche e dove vince i primi concorsi d’arte tra cui il premio per scultura in bassorilievi “Grotte di Pertosa”, il premio “Assicurazioni Generali di Venezia” e il premio WWF destinato alla creazione di nuovi loghi.

Ha partecipato a molteplici mostre, eventi d’arte ed esposizioni personali, oltre a prendere parte come giudice a vari concorsi d’arte nazionali. Parte delle sue opere si trovano in una esposizione permanente presso Palazzo Lancelotti su Piazza Navona a Roma.

Insegna attualmente storia dell’arte e dirige i due musei archeologici della città di fondi e Ventotene, a cui affianca anche la grande passione per la scrittura che lo hanno portato a pubblicare varie saggi, testi scientifici e romanzi.

Roberto Castellucci, nato nel 1964 e residente a Roma, inizia a dipingere, tecnicamente da autodidatta, nel 2006.

Partecipa poi, negli anni, a numerosi eventi artistici, personali e collettivi. Ben presto si rende conto che la pittura non soddisfa tutte le sue esigenze comunicative e comincia a scrivere e a parlare delle sue esperienze artistiche e non.

Iniziano così diverse collaborazioni con quotidiani nazionali, riviste digitali, periodici stranieri, sui quali scrive preferibilmente di personaggi interessanti, non disdegnando di cogliere anche aspetti controversi della nostra società: da una parte esistono grandi sacche di incomprensibile oblio e indifferenza, dall’altra persone che cercano di migliorare la realtà di tutti.

Le sue ricerche, che abbinano una visione artistica ai problemi esistenziali, sono esposte, oltre che sulle riviste, anche in diversi convegni e gli valgono l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti – Pubblicisti nel marzo di quest’anno.

Siciliano di origine e romano d’adozione, nasce ad Alcamo nel 1963 e si trasferisce da giovanissimo a Roma, dove consegue la maturità presso il Liceo Artistico Statale; qui fu allievo di Mino della Site, aeropittore leccese particolarmente stimato da Marinetti. Dopo aver frequentato corsi di incisione, modellato e scultura, lascia il Paese soggiornando a Monaco di Baviera, per poi trasferirsi nella “grande mela”, dove entra in contatto con gli ambienti artistici della New York anni’80.

Rientrato in Italia, con un bagaglio carico di suggestioni pronte a nutrire la propria ricerca, Bongiorno plasma il suo personalissimo linguaggio pittorico che si avvale dell’uso di materiali desueti – carbone, colla e cenere – una ricerca formale riconducibile, per certi versi, all’esperienza poverista sviluppatasi in Italia a partire dal ’67. Le scelte iconografiche – il Colosseo, la lupa, l’aquila, l’Italia – rivelano un prelievo, più o meno intensionale, dal repertorio iconico degli artisti della Scuola romana di Piazza del Popolo, Franco Angeli e Renato Mambor in particolare. Una ricerca, quella di Bongiorno, animata dalla denuncia al “sintetismo della vita” – per usare la definizione dell’artista – ovvero la frenesia che caratterizza la contemporaneità, la crisi dei valori e la prevalenza di una futilità che distoglie l’attenzione da ciò che davvero conta nell’esistenza di un individuo.Dal 1995 al 2005 risiede a Tarquinia: qui espone a Palazzo Bruschi (negli spazi dell’ex Chiesa di San Pancrazio), la spettacolare “antropometria” eseguita nel 2002: un dipinto lungo circa mezzo chilometro, unico nel panorama artistico contemporaneo. Negli stessi anni si confronta con il tema della corporeità dando inizio ad una serie di sperimentazioni condotte nell’ambito della
Body Art e della Land Art, presenze assidue lungo il percorso creativo dell’artista. Nel 2012 presenta la performance “Terra mater” al Museo Macro la Pelanda di Roma in occasione della fiera “Roma Contemporary” ed in collaborazione con INSIDEART. Nel 2013 partecipa alla Quadriennale di Roma. Nel maggio del 2014 la Centrale Montemartini presenta la mostra “Superfetazioni” e partecipa contemporaneamente alla Biennale di Viterbo e alla Triennale di Roma, presentata da Achille Bonito Oliva. Nel 2014 il Museo MAAM di Roma presenta tre opere dell’artista ed il Ministero della Pubblica Istruzione commissiona un’opera muraria di notevoli dimensioni da destinare alla scuola “Paolo Baffi” di Fiumicino.

Nel 2015 interviene con una istallazione al Museo Cà Pesaro in occasione della Biennale di Venezia, mentre la Fondazione Pistoletto di Biella commissiona all’artista un’opera che verrà esposta nella sezione “Muro del MAAM” a cura di Giorgio De Finis. Nell’aprile del 2016 presenta la personale “AureAttesa” a Viterbo presso la Galleria Miralli. Nel gennaio del 2017 partecipa ad “Affordable Art Fair” di Milano. Nel 2018 la Galleria Fidia di Roma ospita “Metamorfosi materiche”, e partecipa alla V Biennale di Viterbo. Nel febbraio 2019 espone “Our Planet” presso il Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ed il MACA di Alcamo ospita la personale “Nostos”. Nello stesso anno fa parte della collezione degli artisti italiani presso l’Ambasciata italiana in Montevideo Uruguay. Con l’opera Terzo Millennio, eseguita nell’anno 2013, è stato considerato l’artista italiano che ha predetto l’ultima pandemia del Covid-19.
Attualmente vive e lavora tra Fregene e Roma.

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